di @MarcoBazz92
I marziani sono tra noi e noi, che abbiamo la testa tra nuvole, non c'è ne accorgiamo. Tra i vari avvenimenti dello scorso weekend, oltre alle elezioni spagnole che, ovviamente, sono state vinte da tutti gli schieramenti, c'è stato il racconto di un interessantissimo viaggio verso Foggia.
Il nostro marziano, vestito con un elegante abito blu, si è trovato a condividere il viaggio in treno verso Foggia con un gruppo di giovani umani. Il suo stupore è stato massimo nel vedere questi giovani esemplari parlare ad alta voce, scambiarsi pareri e tattiche sull' abbordaggio di giovani umane, discutere in un linguaggio a lui sconosciuto. Ma la cosa che più lo ha stupito, forse anche rattristito, è che ai loro occhi lui sembrava un'entità astratta, sembrava non essere presente in quel vagone, non era minimamente preso in considerazione da questi giovani esseri umani. Non riusciva a capire come mai questi ragazzi non provassero curiosità per un'entità diversa da loro. Non tentassero nemmeno un approccio.
Il nostro marziano assalito dal dubbio di provare lui un approccio o no alla fine, forse per paura, forse per timidezza, ha desistito continuando il suo viaggio in silenzio immerso nei suoi pensieri extraterrestri.
Ora, io comprendo pienamente la paura e la diffidenza nello scoprire l'esistenza e le abitudini di nuove creature e, per questo, consiglio al nostro marziano di implementare i suoi viaggi sul nostro pianeta in modo da abituarsi ai nostri usi e costumi che si, non saranno sempre conformi al galateo, ma no, non sono nemmeno così tanto fuori dal normale.
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