di @MarcoBazz92
Oggi parlo di qualcosa di assai stuzzicante per me e di assai scomodo per qualcun'altro (molti immagino). Anzi, scomodo non è l'aggettivo corretto, più giusto sarebbe dire tabù. Si, parlerò di un argomento tabù. Parlerò di luoghi che uniscono relax e piacere. I club privè. E qui immagino gli occhi delle persone che escono dalle orbite, il loro sguardo tra lo stupito e l'inorridito, che tu non capisci se ti stanno vedendo come un pervertito o come un alieno. E immagino i loro giudizi che vanno da "chi frequenta quei posti è un porco" a "tutta gentaglia senza morale quella lì". Esagero? Secondo me no. Il bello è che penso a tutto questo e mi viene da ridere.
Ho avuto il piacere di verificare di persona il funzionamento di uno di questi locali. Nello specifico una spa naturista con annessa zona "relax" (non fate finta di non capire).
Partiamo dall'inizio. Il locale da fuori si presenta molto sobrio, parcheggio e un'insegna alla parete con il nome, nulla di più. Entrati c'è la reception dove personale molto gentile ti spiega il funzionamento e una volta pagato ti consegna asciugamano e ciabatte. Svestizione rapida negli spogliatoi, divisi tra chi va in coppia e chi da single, e poi si entra nel locale. Il luogo si presenta con spazi molto ampi e puliti. Appena entrati c'è una zona con bancone del bar e ampio buffet sempre in funzione, intorno divanetti dove rilassarsi e chiacchierare, una bella pista con postazione per il Dj che la sera si anima e di lato un'ampia sala per la cena. Procedendo all'interno si arriva alla zona spa, molto bella e confortevole. Due vasche idro massaggio, una più piccola da una decina di posti e una più ampia, 20/25 persone ci stanno tutte secondo me. Una sauna gigante, bagno turco, vasca dell'acqua fredda in cui immergersi post sauna. Insomma una spa di gran qualità in cui rilassarsi, naturalmente nudi, è d'obbligo. Qui ci sarà chi inizia a storcere il naso. In spa nudi? Nemmeno un asciugamano? ( quello si che serve, obbligano a tenerlo sotto il culo quando si è in sauna). Questa è discriminazione diranno col ditino in su. E invece no, perché il locale specifica chiaramente che la spa è naturista e se a te, persona dalla salda morale, non va bene fai senza andarci. Senza fare polemiche inutili.
E poi c'è la terza parte del locale, quella della vergogna (non mia), quella del piacere. È sì perché per chi volesse (attenzione non c'è alcun tipo di obbligo naturalmente), dopo la spa, la cena e quattro salti in pista, c'è la possibilità di dilettarsi e sollazzarsi in quei piaceri carnali che tutti bramano e di cui pochi parlano. In 2, in 3, in 6, anche in questa parte l'organizzazione del locale è impeccabile. Tutto ben organizzato, pulito e sistemato in modo che qualsiasi fantasia delle persone possano essere soddisfatte.
Insomma un locale che merita, un locale dove io mi son rilassato e dove ho conosciuto gente di compagnia, allegra, con cui ho riso e scherzato. Un locale che è un paradiso per qualcuno, un inferno per qualcun altro.
Io sicuramente ci tornerò, anche perché mi manca ancora una zona del locale da provare.
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