Sono sempre più convinto che le persone, attenzione mi ci metto pure io, tendano sempre più a pensare, ragionare, per blocchi. Vedere sempre davanti a se senza mai provare ad osservare quello che c'è a destra e a sinistra. Non capisco come mai non si riesca a fare ragionamenti ampi, prendere spunti da fonti differenti, da pensieri differenti. Sembra quasi che tutto ciò che non fa parte delle nostre idee ci avversi, ci faccia proprio schifo in certi casi. Non che gli esempi che abbiamo a disposizione ci aiutino naturalmente. Tv, giornali, politica, viaggiano pure loro a compartimenti stagni, escludendo tutto ciò che non fa parte della loro linea editoriale, di pensiero.
Visto che non possiamo fare affidamento su aiuti esterni tocca arrangiarsi da se. Che è sempre la cosa migliore. Una cosa che aiuta molto a parer mio è la lettura, attività che è sempre a rischio estinzione. Leggere giornali di diverse aree di pensiero, libri, oltre che a tenere allenata la mente e ad ampliare il proprio dizionario lessicale (anche se a volte si leggono di quegli strafalcioni sui quotidiani...), aiuta a farsi una propria idea, un proprio pensiero, su ciò che accade attorno a noi. E non iniziamo a dire quel giornale non lo prendo perché è di sinistra, quell'articolo non lo leggo perché l'autore simpatizza a destra. Ho letto articoli magistrali su L'Unità come stronzate colossali su Libero.
È vero che tra social, internet, stampa e tv siamo continuamente bombardati di notizie e riceviamo aggiornamenti in tempo reale sugli avvenimenti che accadono nel mondo e anche oltre, ma proprio per questo dobbiamo essere preparati, cercare di capire, non farci indirizzare verso un'idea da altri. E questo può avvenire solo se a monte c'è preparazione e conoscenza. Cose che non si imparano per compartimenti stagni.
Apriamo gli occhi si, ma cerchiamo di aprire un po' di più anche la mente.
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