di @MarcoBazz92
Siamo nell'era social. Questo non vuol dire che ci stiamo avvicinando alle persone, stiamo socializzando, anche perché si tende sempre di più ad isolarsi dagli altri, a creare la propria bolla in cui vivere. Siamo nell'era social nel senso che i social network sono diventati una parte integrante della nostra vita, scandiscono i tempi delle nostre giornate. Ed è inutile negarlo. Chi più chi meno è iscritto ad uno o più di questi siti "di socialità". Facebook, Instagram, X (il fu Twitter), TikTok, Onlyfans (non fate i finti tonti, è social pure quello), tutti noi abbiamo la nostra cerchia di amici virtuali qui.
Amico. È proprio questa parola che, a parer mio, molto spesso in questi siti sembra abusata. Chi è un amico? È una persona a cui daresti la tua vita in consegna. È una persona rara. È una persona che si differenzia da tutte le altre, è ad un altro livello. È una persona che conosci, sia esteriormente che interiormente. È per questo che ogni volta che sento, che uso questa parola rifletto, la vedo come una parola abusata, troppo spesso sulla bocca delle persone.
Certo sui social è molto facile confrontarsi, esprimere ed ascoltare idee, creare contatti tra persone. Ma da qui a definirsi amici c'è un abisso. Come si fa ad avere 100, 1000, 100000 amici? È un controsenso, è inutile. Non dico che sia impossibile creare un'amicizia su un social network, ma dico che ci vuole fortuna, pazienza e trovare quelle persone che oltre alla tasta abbiano un cuore.
L'amicizia va coltivata e di pari passo va coltivata la conoscenza. E trovare chi ti dia una mano in questo lavoro è come fare una caccia al tesoro.
Spero voi siate fortunati.
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